Lady Marian

Scena: E' il giorno delle nozze con Guy. Marian è nella carrozza. Descrivi i pensieri e le azioni di Marian.

Era una mattina troppo bella, per un giorno così triste. Almeno per quanto mi riguardava. I raggi del sole filtravano dalla mia finestra, riscaldando l’intera stanza.
Eccolo lì, sulla sedia, il mio vestito da sposa. Quello sarebbe dovuto essere il giorno più felice della mia vita. Non è il diritto di ogni donna sposare l’uomo che ama ed essere felice? Ma quello non era il mio destino.
L’entusiasmo che nutrivo in quel momento poteva essere paragonato alla gioia che ha un prigioniero prima di andare al patibolo.
“Marian…” disse mio padre mentre salivo sulla carrozza. “Sei sicura di quello che stai facendo?”
“Certo padre” Risposi io sembrando sincera. Lui, mio padre, era uno dei motivi principali per il quale avevo accettato di sposare Guy.
Lo salutati con un bacio e mi avviai verso la chiesa.
Il mio abito da sposa era bellissimo.Ma poco importava. Il Re era tornato a Nottingham ed io dovevo tener fede alla mia promessa. Avrei dovuto sacrificare la mia felicità per il bene degli altri. Dovevo farcela.
Da quel giorno in poi sarei diventata Lady Marian di Gisborne. Come suonava male. In tutta la mia vita, mai avrei immaginato di prendere quel titolo e sposare un uomo che non amavo.
Non mi restava molto tempo. Ormai avevo fatto una scelta.
“Robin..Robin..Robin…” cercai di scacciare via quel nome ma non ci riuscivo. Dentro di me nutrivo ancora una speranza. Forse Robin avrebbe impedito il mio matrimonio con uno dei suoi strambi piani. Ma dopo il mio comportamento di ieri sera, tutto ciò non sarebbe mai accaduto.
La prospettiva che nutrivo per il mio futuro era sempre stata diversa. Avrei voluto sposare Robin, avere dei figli, crescerli insieme, ed essere felice. Solo questo volevo. Essere felice.
Se solo quello stupido di Locksley non fosse partito per la terra santa, forse oggi sarebbe stato diverso.
Cercai di pensare ad altro che non fosse Robin. C’era una cosa positiva per me in questa decisione?
No.
Avevo già detto addio al guardiano notturno, ma non potevo rinunciare anche a questo. Si, avrei comunque aiutato la gente diventando la moglie di Guy. Forse, con il tempo sarebbe diventato un uomo diverso, avrei potuto cambiarlo, renderlo un uomo migliore, ma anche se ci fossi riuscita, ero sicura che non avrei mai potuto amarlo.
Certo era gentile, sicuro di sé, di bell’aspetto ma….
“Lady Marian siamo arrivati” disse il carrozziere aiutandomi a scendere.
Ed eccomi davanti la chiesa con un solo pensiero.
Addio Robin. Anche se posso averti dato l’impressione sbagliata, sappi che il mio cuore apparterà sempre e solo a te. Ma lui questo non lo sapeva.
Ti amo Robin…ora e per sempre.