BE KAHLAN AMNELL, PREMIAZIONI

Libera dalla schiavitù del tempo, un momento di riposo. Solo così posso dedicarmi ai miei pensieri, almeno per un po’; almeno finche non si riparte.
Stamattina mi sono ritrovata a riflettere su me stessa, più di quanto normalmente io faccia. Eravamo nella città di Tryaus ,sul ponte scricchiolante; una bellissima bambina dai capelli bruni è venuta accanto a me e ha detto a voce alta :“anche io da grande voglio essere una Depositaria, è una cosa bellissima”.Sul momento sono rimasta immobile: i suoi occhi grandi e neri, il suo sorriso ancora così infantile e quella mano attaccata al mio abito. Era così sincera e pura, il suo entusiasmo mi invadeva la mente eppure qualcosa dentro di me bloccava la gioia, le impediva di arrivare al mio cuore. Mi sono limitata a sorridere e a dirle “Una depositaria è una donna piena d’amore, e tu ne hai tanto piccolina”. Sembrava contenta della mia risposta, come se le avessi detto che il suo sogno si sarebbe realizzato. Quando s’è allontanata, m’è rimasto un po’ d’amaro in bocca , ma sapevo che non era a causa dell’illusione che le avevo dato.
Ho cominciato a chiedermi, chissà quante ragazzine sognano di essere come me: indossare un bell’abito bianco, vivere meravigliose avventure, combattere per la giustizia , per la verità, conoscere maghi … conoscere il Cercatore; e quante donne vorrebbero piegare al loro amore un uomo, col solo tocco della loro mano, per tenerlo legato al loro cuore , per tutta la vita …

Ma c’è di più, molto di più.


Avrei voluto dirle tante cose, avrei voluto raccontarle del dolore, dell’impotenza, delle lacrime mai versate o di quelle interminabili.

Avrei voluto sentisse gli sguardi della gente su di se; il loro terrore di essere toccati, la paura di essere confessati …

Avrei voluto mostrarle il mio cuore per farle vedere cosa significa amare un uomo e sapere di non poterlo mai avere. Viaggiare al suo fianco, proteggergli il sonno, ascoltare il suo respiro,desiderare di essere sua , desiderarlo dentro di me e allo stesso tempo vederlo andar via …

Avrei Voluto spiegarle cosa significherà per me giacere con qualcuno che non possiede la mia anima, lasciargli toccare il mio corpo e penetrare la mia essenza, odiare il suo fiato,voltando lo sguardo… chiudendo gli occhi …per dare la vita ad un’altra Depositaria, ad un’altra me ….

Avrei voluto mostrarle il Con Dar, per farle paura, per farle capire che quel vestito bianco … non è poi cosi bello …

Una Depositaria ama quello che fa; una depositaria ama ciò che è …una depositaria ama …
Io, Kahlan Amnell … ora non amo ciò che faccio, ora non amo ciò che sono … Ma Amo

Io oggi sono ingrata, non sono degna di essere l’ultima della mia specie, non porto onore alle mie sorelle cadute , non porto onore a quest’abito bianco e soffro sapendo che questa mia realtà non è un sogno dal quale potrei presto svegliarmi. Le mie avventure,le mie battaglie , il mio potere… cosa c’è da invidiare?Sono strade, che mi portano lontano, che mi porteranno di nuovo in quel mondo di solitudine che credevo stupidamente di aver lasciato alle mie spalle , incontrando LUI; incontrando .. te … mio Amore. Ora voglio solo sognare …domani tornerò … domani sarò la Vostra Madre Depositaria, ma ora lasciatemi respirare;lasciate che per una notte io possa essere solo Kahlan.

Ti guardo dormire perché vorrei farlo anche io, ma diversamente da stasera. Quanto sei cresciuto Richard...come sono fiera di questo. Ti guardo andare avanti ogni giorno di più, vedo che uomo sei. Siamo fatti di corazze che ci aiutano a vivere e a compiere le nostre missioni più difficili, i pesi del mondo sono sulle tue spalle...In realtà nessun libro o profezia c'insegna che ogni uomo su questa terra ha le proprie battaglie da affrontare…lo vediamo e basta, l’hai visto anche tu, hai preso coscienza che non c’è differenza, se non nei compiti che il destino ci dà alla nascita.

Non riesco a dormire perché la natura ci offre di notte come di giorno, miliardi di sensazioni e profumi, ci porta indietro di anni, ci fa essere noi stessi in maniera più... silenziosa, intima.

Continuo a guardarti e ricordarmi ogni secondo di più perché ho scelto di stare al tuo fianco e mi chiedo se tutto fosse diverso...se noi ci saremmo mai incontrati, se ci saremmo mai scambiati un'occhiata, una parola. Mi immagino in una bottega a vendere fiori e ti vedo entrare per prendere qualche fiore e dedicarlo ad una lei. Ti consiglierei il vilucchio per un amore convinto e avvolgente, la camelia della profonda stima, di bellezza suprema e perfetta, il fiordaliso della felicità con la donna amata, il loto, il fiore sacro degli dei.

Accarezzo l'erba mentre sorrido a questo mio pensiero da stupida bambina, guardo la Luna specchiarsi dentro il lago, stai sempre bene lassù vero? Tu mi guardi dentro, guardi tutti, chissà se vedi anche ciò che vedo io e sorridi.

Le mie dita sono vicine alle tue e sento forte l'impulso di intrecciarle, ma non è il mio compito. Posso sistemarti i capelli, quello sì, posso dire alla notte quanto sono fiera di amarti, quanto sono orgogliosa dell'adulto che sei diventato. No Richard, non lo sei diventato con la spada, nè con la magia, non con me accanto. Ognuno di noi trova un dolore e lo porta con sè, affrontarlo ci rende deboli ed estremamente forti. Certe cose si reprimono per amore di un bene più grande, alle volte ci si lascia andare all'innocenza, altre al dovere, niente deve piegare i nostri equilibri.

Ti ricordi quando mi spezzai in due? Se lo ricordassi anche io, se avessi il ricordo delle mie sensazioni più che delle parole, sono sicura che proverei una grande vergogna. Rotta a metà tra il desiderio intenso di una vita normale con te e l'amore per la Vita di ogni essere umano che ha bisogno di giustizia, di Verità. Lì, in quel momento, sono sicura non trovavi nulla di vero in me, ma non era così...Richard, ogni uomo è diviso nella sua integrità fisica. E' diviso tra madre e padre all'inizio, tra sorella e fratello, persino gli occhi sono divisi, le mani, le gambe... affinché ci sia sempre una visione diversa, un punto di vista non troppo unitario, affinché ci sia in noi la voglia di mettere un passo dopo l’altro, affinché un occhio veda il male e l’altro veda il bene, affinché una mano accarezzi e l’altra colpisca.
Volevo dirti che a volte vorrei non dare una carezza ma solo leggi e nessuna pietà per chi commette gravi crimini. Volevo dirti che a volte, come adesso, vorrei che le nostre dita si unissero. E sono sempre io, qui, quello che viene fuori è una Depositaria con un…una profonda stima per il suo Cercatore.
Fa ridere vero? Lo so che anche tu che mi stai spiando sorridi a vedere che cosa buffa che siamo...i miei pensieri e...noi.
Hai un respiro tranquillo, vorrei dormire tra i fiori con te sui monti che da lontano ci offrono il mare da vedere e toccare con gli occhi. Vorrei tu mi mostrassi la natura che hai vissuto, ti faccio vedere la mia, promesso. Un giorno ti racconterò di quando da bambina avevo paura a toccare gli alberi, ero convinta che sentendo il mio stato d'animo avrebbero potuto alterare il loro corso. Pensa ad un albero che fiorisce sempre, o a un albero che non dà frutti quando dovrebbe... fortuna che poi trovai la forza di accarezzare una rosa, mi trovai un tesoro tra le mani. Mi ferì la spina, e compresi il dolore della bellezza. Accarezzai i petali chiusi in sé stessi e notai che la rosa non si apre mai del tutto e il cuore non muore mai. La rosa è l'Amore perché sono due metà, lo stelo e i petali a formare femminilità nascoste in delicato tocco. Se fossi di nuovo in quell'immagine piacevole di prima, te la regalerei. Maestosa, forte, delicata, corazzata. Io e te. Virginea nel corpo e nell'anima. Ti guardo dormire perché vorrei farlo anche io, vorrei chiudere gli occhi e farti trovare una rosa tra noi...mi chiedi perché sorrido? Perché un giorno, ne sono sicura, fiorirò con te.

L'ho sempre sentito dentro di me.

È sempre stato una parte di me, un fuoco che mi lambiva .

Non ho mai saputo come attivarlo, era una presenza che avevo deciso di ignorare.

Il potere.

Da piccola avevo subito capito di essere speciale, destinata a cose speciali.

Ero ,già allora , potente. La più forte.

Ho continuato a vivere finché non l'ho incontrato.

Richard. Lui , che ora è senza vita. Torturato da una mord-sith.

Non ascolto più niente.

Non voglio sentire più niente.

E' troppo difficile andare avanti, cercare di salvarmi , di combattere, anche solo per salvare tutte le persone schiave di Rahl. Ma,ora, non c'è più un motivo per andare avanti, un motivo per combattere, perché lui non c'è più.

Perché l'ha ucciso. E , appena formulo questo pensiero, un scintilla di potere mi attraversa.

Mi isolo , non sento nemmeno quello che sta dicendo Nass.

L'ho sentito, ho sentito il potere.

È stato un attimo, ma mi ha folgorato.

Non ci bado, in questo momento il dolore è troppo forte.

Rifletti Kahlan , cosa avrebbe voluto Richard se sarebbe morto?

Che la sua morte non sarebbe stata vana.

Ma nel mio cuore ora c'è solo odio, vendetta.

Ancora , il potere.

L'ho sentito di nuovo.

Sta lottando per emergere, per sopraffarmi, ma non posso fare questo, non posso liberarlo.

Per Richard ,devo combattere fino alla mia morte , anche se dentro mi sento già morta.

Non riesco a pensare a niente, nella mia mente ci sono solo i nostri ricordi.

E tanta amarezza, per non avergli mai potuto dire ti amo.

Per non avergli mai potuto dire quanto sia importante, quanto non sia un semplice amico per me, ma molto di più. Ripensandoci non siamo mai stati amici.

Anche il fratello se n'era accorto. A modo suo aveva cercato di allontanarci.

Richard...

Voglio vendetta, voglio vendetta per lui.

E , in questo momento, non m'interessa più niente.

Non mi interessa delle persone, ma finalmente di me.

Kahlan Amnell, non Madre Depositaria, ma semplicemente Kahlan la donna.

Che soffre e vuole la sua vendetta.

Uccidere Rahl , ecco cosa voglio, fargli patire tutta la sofferenza che sto provando io in questo momento.

Sento il potere avvolgermi , sento la rabbia.

So che fra poco non resisterò e mi abbandonerò alla vendetta, alla rabbia, alla violenza.

Mi concedo un ultimo pensiero, un ultimo ricordo, prima di abbandonarmi alla furia del mio potere.

Richard, ti amo.

Il potere mi assale, mi soffoca e mi spezza completamente.

Ricordo solo il mio obbiettivo: uccidere Darken Rahl, a ogni costo.

E , mentre il Con dar si attiva, ripenso a Richard e a quanto mi abbia cambiato.