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Cosa fa più male di una ferita? Un agiel, sicuramente,risponderei, da bravo cercatore, e tutti mi applaudirebbero perchè "oh, hai provato il più insano e profondo strumento di tortura e ne sei uscito vittorioso", e così questo piccolo pezzo di carta rubato a Zedd diventerebbe una delle memorie del Cercatore odierno, ossia io.
Ma in realtà, se dicessi -ma non lo scrivo, lo dico a Kahlan mentre dorme- che non è un taglio al braccio che fa male? Se non fosse un taglio al petto, e nemmeno una lunga tortura fisico-mentale la cosa che spaventa di più noi esseri umani, quanto il non sapere, non capire, rischiare di perdere?
Quello sì...che ci rende tutti schiavi. Trovare qualcosa di irrisolvibile davanti e magari non basta una spada per eliminare il problema o...non sapere cosa fare, per rendere le cose migliori.
E poi, vogliamo parlarne della paura di perdere qualcuno che si manifesta -quasi come se fosse un incantesimo collaudato che tutti gli esseri umani hanno nel sangue e lo rilasciano con un solo sguardo, incredibile- di solito quando cominci a considerare quella persona parte di te, del tuo viaggio, del tuo cammino, della tua testa, anima, corpo, cuore? Tremenda... Come cento agiel alla schiena.
La cosa più orribile? Non capirti, sì, anche se stai dormendo e per ora la tua espressione è calma e rilassata, che a dire la verità è sempre così angelica, ma non la capisco comunque. E poi non sapere cosa c'è dietro quegli occhi, voglio dire, un segreto? Una...tradizione di famiglia, ecco, potrebbe essere questo, potresti...essere destinata a sposare un Depositario. O un mago del Primo Ordine.
No, non Zedd, no. O forse...
Inutile continuare a cercare di capire perchè certe cose ci appaiono impossibili. Da dire, da fare, da realizzare.
Dicono che son nato per realizzare una Profezia e mi danno un'arma per realizzare il mio Destino, poi catapultano nella mia vita una Depositaria che per dovere darebbe la vita per proteggere me, però nessuno parla di quel dolore che il Cercatore deve provare guardando i suoi occhi e sapendo di non poterla avere, mai, se non come, appunto, Depositaria.
Farei ridere tutte le prossime generazioni se dovessi tramandare il foglio, fortuna che non scrivo, Dico tutto a te Kahlan, che tanto con te non riesco a mentire nemmeno se non avessi quel...insomma, quello lì. Devo ancora imparare, devo ancora sapere, devo...capire.
Devo non perderti, nonostante tutto. Devo poter scrivere con questa penna, su queste mie memorie, che la Profezia non è solo gloriosa battaglia e versi solenni, che i racconti di un Cercatore non devono essere sulla propria spada e il sangue nemico...Ma ogni tanto si potrebbe parlare delle stelle in compagnia. Di quanto si può imparare dai segreti degli altri, quanto abbiamo voglia di capire, comprendere, sapere. E non perderci mai, qualsiasi sia il prezzo.
Perché dovrei rischiare tutto ciò che ho per il mondo intero, eppure guardandoti dormire vorrei poter fare il contrario.
Fortuna che non son nato poeta, ma per brandire una spada, e conservare ancora questi segreti nell'ombra di un sonno tranquillo, il tuo, sempre con il tuo viso indecifrabile, ma così angelico.
No, è meglio non scrivere nulla e lasciare le parole, i pensieri, andare via ai primi risvegli del sole.
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